Podere Sequerciani

L’architettura è un oggetto d’uso ad alto valore simbolico aggiunto.
Per non deturpare le curve dolci della conca di Sequerciani, orientata a sud, la maggior parte dell’edificio è sotterraneo, costituito da un grande tamburo circolare e una galleria ricurva, che emerge solo occasionalmente, coronata da una piattaforma arborizzata, una vera acropoli vegetale che enfatizza la linea naturale delle creste.
La parte posteriore dell’edificio invece prolunga naturalmente la scarpata che segna la fine del terreno, verso la foresta. È quindi un’architettura geologica, che si basa sulle caratteristiche fondamentali del paesaggio, che trasfigura senza sfigurarlo.
La scelta di costruire sottoterra permette di risparmiare risorse essenziali come energia e acqua. Usando la naturale freschezza degli strati superiori, tanto quanto il calore delle profondità, insieme alla loro l’umidità, per climatizzare i locali. La superficie dell’acropoli consente di recuperare efficacemente la preziosa acqua piovana, che viene in seguito stoccata in un bacino esterno legato a un impianto di permacultura.
La dimensione sociale del lavoro attorno al vino influenza direttamente la piantina dell’edificio. Il tamburo, con al centro la tinaia circolare che collega come un hub tutte le fasi della vinificazione, dalla vendemmia alla vendita, è la forma più compatta, più efficiente, ma anche quella che promuove le relazioni più strette ed armoniose tra i lavoratori del vino. Questo spazio è collegato al cielo da una finestra zenitale anulare che indica, nel corso delle ore e delle stagioni, la posizione del sole.

Località

Gavorrano (Grosseto)

Photo Credits

Podere Sequerciani

Categoria

Cantine