Fondata nel 1972 Castello di Ama ha avuto come stella polare il concetto di Luogo.
Sin dall’inizio ogni realizzazione ha inglobato le strutture nella collina del Borgo facendo sì che l’intervento umano rimanesse sempre in secondo piano. Nel tempo l’arte contemporanea si è unita alla filosofia della proprietà rafforzando il concetto di luogo e l’importanza di custodirlo avendo sempre in mente l’idea che un luogo sia scollegato dal tempo e quindi, in qualche modo, eterno, volgendo l’attenzione alla posteriorità. Da questa filosofia nasce l’ARCA DEL VINO, un caveau, che permette di conservare ed accompagnare nell’affinamento quel numero di bottiglie che annualmente vengono messe da parte, con l’intento di farle sopravvivere alla velocità del mercato.
L’edificio – due piani di 60 metri di lunghezza per 9 metri di larghezza – rappresenta un segno contemporaneo ma possiede un’anima antica: ricorda le rovine cadenti che sono state salvate dalla distruzione ed alle quali è stata donata una nuova vita. Esaltandone la bellezza, si inserisce perfettamente nel paesaggio del Chianti di cui vuole essere emblema ed innovazione.
Il piano sotterraneo è destinato alla conservazione delle bottiglie di venti e più annate, mentre al piano superiore ogni divisione viene abbattuta creando un unico spazio flessibile e aperto. È qui che i visitatori sono accolti e hanno il primo impatto con il mondo di Ama.
Il magnificente progetto dello studio Aniello/Tasca non usa toni violenti, non vuole affermarsi con prepotenza, ma svolge un ruolo fondamentale: accogliere il visitatore in un luogo dove riposare o chiedere informazioni, accompagnandolo dentro al paesaggio di Ama.
Come in tutti gli aspetti di Ama l’intervento dell’uomo non deve essere primario, ma deve sempre essere in funzione della magia del Luogo di Castello di Ama, esaltandola.
Gaiole in Chianti (Siena)
Cantine